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#OMP50 Episodio 4: Un decennio pieno di titoli mondiali

Da Ronco Scrivia al tetto del mondo. Non è un modo di dire, perché gli anni Novanta di OMP sono costellati di titoli iridati. I primi due nella storia arrivano curiosamente a distanza di tre giorni. Il 18 ottobre 1990, Carlos Sainz, al volante della Toyota, conquista per la prima volta il Mondiale chiudendo al terzo posto il Rally di Sanremo. La gara si disputa in Liguria, la regione dove OMP è nata e sta consolidando le proprie radici, anche se da qualche mese un po' più lontano da Genova. Il 21 ottobre, al Gran Premio del Giappone di Formula 1, è invece Ayrton Senna ad aggiudicarsi il secondo titolo iridato dell’azienda.

OMP era riuscita a mettere sotto contratto l'asso brasiliano solo pochi mesi prima, a partire dal Gran Premio di Monaco. La collaborazione comincia subito con una vittoria, mettendo in bella mostra la tuta rossa della McLaren che adesso ha il marchio nero e giallo sulla cintura. Con Senna arriveranno altre 19 vittorie e un secondo Mondiale, nel 1991.

Con l'incidente a Imola del 1° maggio 1994, OMP perde il suo testimonial principale, forse lo sportivo più famoso del pianeta in quel momento, ma soprattutto un amico. Il lascito è un immenso patrimonio di consigli, conoscenze, indicazioni. È stato di Ayrton il suggerimento di spostare le cuciture dei guanti dall’interno all’esterno, rendendole piatte e a vista: l’estetica ne risentiva un po’, ma al pilota è consentita una presa più salda sul volante senza pressioni o dolore alle dita. Il guanto "Ayrton" è rimasto a catalogo per tanti anni, scelto anche da altri piloti di Formula 1.

OMP, intanto, continua a trionfare nel WRC. Proprio nel 1994, a salire sul trono è Didier Auriol, sempre molto attento ai particolari del suo equipaggiamento. E poi c'è la storia di un altro legame leggendario, quello con Tommi Makinen.

Preciso nella guida e sempre aperto a valutare nuove proposte, Makinen raccoglie il testimone di Carlos Sainz nello sviluppo del prodotto più tecnico di OMP, il sedile del pilota da rally. Dagli incontri tra Tommi e gli ingegneri nascono le famiglie di sedili ARS e WRC, quest’ultima studiata per il navigatore, scelte da molte scuderie ufficiali. Al Rally di Sanremo 1996, Makinen è protagonista di uno spettacolare cappottamento multiplo da cui la sua Mitsubishi Lancer Evo III esce malconcia. Il sedile ARS (sigla che sta per Advanced Racing Seat) rimane però perfettamente integro.

A fine stagione, Tommi porterà a casa il primo di quattro titoli mondiali consecutivi fino al 1999, un'impresa fin lì mai riuscita nel WRC, e sempre equipaggiato da OMP. L'apice viene raggiunto nel 1998, quando la Mitsubishi celebra anche il titolo Costruttori, contando pure sul contributo del compagno Richard Burns, a sua volta capace di imporsi in due appuntamenti. OMP entra in modo trionfale nel Terzo Millennio.