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A caccia di sorprese: gli anni di Rubens Barrichello alla Stewart Grand Prix



Una piccola visita negli archivi di OMP Racing può subito riservare piacevoli ritrovamenti, e risvegliare la memoria degli appassionati. È andata proprio così quando abbiamo estratto dalla sua confezione originale questa tuta prodotta per Rubens Barrichello, ai tempi in cui correva in Formula 1 per la Stewart Grand Prix. Una buona occasione per ripercorrere quel periodo!

Andiamo indietro fino al 1997. Dopo quattro stagioni alla Jordan, riuscendo più volte a mettersi in luce con ottimi exploit, il pilota brasiliano accetta la corte della debuttante Stewart. Il nome parla da sé: al comando ci sono la leggenda Jackie Stewart, tre volte campione del mondo F1, e il figlio Paul, che dopo tanti successi nelle categorie minori hanno deciso di affrontare il salto più ambito. Il progetto parte da basi solide. La Stewart ha siglato un contratto da scuderia ufficiale Ford, che fornisce il suo motore V10, e c'è il supporto di sponsor importanti. La prima monoposto realizzata, la SF01, si rivela però molto fragile: in ben 13 Gran Premi su 17, Rubens si ritira per problemi tecnici, che vanificano il buon potenziale velocistico.

A Montecarlo, però, avviene il miracolo: sotto il diluvio, “Rubinho” conferma il suo talento nella guida sul bagnato e conquista un clamoroso secondo posto alle spalle di Michael Schumacher, dando vita a una "doppietta" di piloti che indossano tuta OMP. Per la Stewart sarà l'unico piazzamento a punti di quella stagione. Anche nel 1998 la squadra fatica a concretizzare, con due quinti posti di Rubens, in Spagna e Canada, come migliori risultati.

Il 1999, invece, segna la svolta. La Stewart si affida a Gary Anderson come nuovo direttore tecnico, e si trasforma nella quarta forza della griglia. Rubens termina quinto nel round di apertura in Australia, a Magny-Cours sigla la sua seconda pole position in carriera e poi chiude terzo al traguardo, come a Imola. Un altro podio arriva nella pazza domenica del Nurburgring, ma per la Stewart c’è qualcosa di ancora più grande da festeggiare, grazie alla sorprendente vittoria del compagno Johnny Herbert.

Per la Stewart Grand Prix è il modo di lasciare una traccia nella storia della Formula 1: la Ford, incoraggiata dai risultati in crescendo, ha scelto infatti di acquistare il team e trasformarlo in Jaguar a partire dal Mondiale 2000, continuando comunque a utilizzare l'abbigliamento da gara OMP prodotto a Ronco Scrivia. Anche per Rubens inizierà un nuovo capitolo, quello da portacolori Ferrari, ma questa è un'altra storia.