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Lotta ai giganti: la sfida Romeo Ferraris nel FIA ETCR



Lottare contro i colossi dell’automotive: questa è diventata la specialità della Romeo Ferraris. L’azienda italiana, contando su un’esperienza pluridecennale, ha aggiunto un nuovo capitolo alla propria storia agonistica affrontando il FIA ETCR, il campionato per auto turismo totalmente elettriche. Per questa sfida la Romeo Ferraris ha realizzato la Giulia ETCR, dotata di equipaggiamenti di sicurezza OMP. Studiata e costruita nella sede Opera, alle porte di Milano, la vettura è capace di prestazioni notevoli grazie ad una potenza massima di 500 kilowatt, equivalenti a 670 cavalli.

Il lavoro della stagione 2022 è culminato nella vittoria conquistata sul circuito di Zolder, con Maxime Martin al volante. Il pilota belga, così come i compagni di squadra Bruno Spengler, Giovanni Venturini e Luca Filippi, ha indossato l'abbigliamento da gara a marchio OMP, comprendente tuta, guanti, scarpe e underwear.

OMP, oggi parte del gruppo Racing Force, vanta un legame di lunga data con la Romeo Ferraris. La collaborazione ha abbracciato anche il precedente progetto della Alfa Romeo Giulietta TCR, capace di vincere in diverse serie nazionali e persino nel FIA WTCR, la Coppa del Mondo di categoria, a fronte di avversari molto competitivi.

Concluso il campionato 2022, abbiamo intervistato la team principal Michela Cerruti. Ecco cosa ci ha raccontato.

Michela, da team principal come riassumeresti la stagione 2022 del FIA ETCR?
"Innanzitutto, abbiamo avuto una macchina sempre competitiva, come dimostrato dai risultati in tante singole sessioni. A fronte del potenziale a disposizione, non abbiamo però raccolto quanto ci aspettavamo: è stata probabilmente la nostra stagione più impegnativa, a causa di alcuni episodi sfortunati, come a Pau e Vallelunga, che ci hanno tolto l’occasione di ottenere buoni punti e di partecipare a cinque DHL Super Final. Sono le manche decisive negli eventi del FIA ETCR, quelle che mettono in palio il maggior numero di punti, e quindi le più determinanti per la classifica".

La gioia più grande è venuta dal trionfo sul circuito di Zolder.
"In quell’appuntamento Maxime Martin è stato perfetto, diventando il “King of the Weekend" con punteggio pieno. Abbiamo dato un messaggio forte sulla nostra competitività, ma quando avevamo vinto lo scorso anno a Copenaghen eravamo riusciti anche a ottenere il massimo punteggio da costruttori. Per questo motivo considero il weekend di Zolder molto positivo, ma non al cento per cento! Portare a casa almeno un successo era tra gli obiettivi stagionali, ma avremmo voluto conquistarne anche di più".

Una cosa però è certa: avete dimostrato che, da realtà indipendente, siete in grado di sfidare e battere in pista grandi gruppi automobilistici, sia con la Giulietta TCR che oggi con la Giulia ETCR. Qual è il segreto?
"Siamo riusciti ad eccellere affrontando due programmi molto diversi. Quello della Giulietta TCR è dedicato ai clienti, e si è rivelato di successo perché abbiamo venduto molte macchine che continuano a correre in giro per il mondo, mentre nel FIA ETCR la missione è ancora più difficile, perché siamo impegnati direttamente da costruttori. Per la nostra dimensione possiamo permetterci investimenti e disponibilità di mezzi più contenuti rispetto alla concorrenza. Il segreto, lo dico sempre, sono quindi le nostre persone. A livello di capacità tecnica, know-how e competenze non ci manca nulla: costruiamo auto da corsa da una vita e ci riusciamo molto bene. Nel nostro team si respira un'atmosfera di passione pura, di enorme motivazione, c’è spirito di gruppo. Amiamo sempre dire che siamo una famiglia, e non è una frase fatta, per come affrontiamo l'inserimento di nuove figure in organico o la scelta dei piloti. Abbiamo sempre in mente l'obiettivo comune, tutti sposano la nostra causa e diventa importante vincere tutti insieme. Questa forza interna ci aiuta da anni, ed è sempre una bella soddisfazione".

OMP, oggi marchio del gruppo Racing Force, lavora con Romeo Ferraris da diversi anni. Cosa ricercate per la fornitura del racewear e delle altre componenti per la sicurezza?
"OMP è quel marchio che ci ha sempre consentito di avere materiale di qualità su diversi fronti, dall'abbigliamento dei piloti all'allestimento delle macchine, con sedili, staffe, cinture, estintori. C’è un ottimo rapporto commerciale che ormai è diventato anche di tipo personale, e riusciamo a risolvere diverse sfide legate alla progettazione di una vettura da corsa. Per la Giulia ETCR, ad esempio, abbiamo fatto omologare un sedile apposito. I piloti sono sempre contenti dell'abbigliamento da gara, e OMP non ha mai mancato di esaudire le loro esigenze. Insieme ci troviamo bene".

Il campionato FIA ETCR è molto attento alla sostenibilità, una tematica sentita anche dal gruppo Racing Force. Il motorsport, in questa partita, che ruolo gioca?
"Quando si parla di sostenibilità nelle corse, non bisogna fermarsi soltanto al tipo di propulsore delle vetture da gara, che sia endotermico o elettrico. Il motorsport muove una enorme quantità di persone verso le sedi di gara, tonnellate di materiali, serve soprattutto maturare consapevolezza, acquisire pratiche virtuose, educando e sensibilizzando. È su questo che si fa la differenza, e il nostro settore può dare il buon esempio. Si può partire da piccole azioni: noi ora utilizziamo bicchieri di carta invece che di plastica, borracce al posto delle bottiglie in plastica, facciamo la raccolta differenziata. E poi l’organizzazione del FIA ETCR ha lanciato programmi di riforestazione, piantando un albero per ogni chilometro percorso, o ha fatto sì che la ricarica delle vetture da gara avvenga attraverso le Energy Station alimentate a idrogeno. Tutto questo serve a dare un messaggio, a tenere alta l’attenzione. Come Racing Force, tante società vanno in questa direzione ed è assolutamente necessario: lo sforzo del singolo conta, ma sono ancora più importanti le mosse dei grandi gruppi".