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HTE ONE, il sedile dei campioni WRC: una storia vincente di OMP

C'è un elemento che accomuna 7 degli ultimi 10 titoli costruttori assegnati nel World Rally Championship: l'utilizzo dei sedili HTE ONE di OMP. Stiamo parlando senza dubbio di uno fra i progetti di maggiore successo negli annali del WRC e per il marchio di Racing Force Group.

La storia della famiglia HTE ONE comincia con gli studi preliminari effettuati nel 2008. Dopo l'entrata in vigore dei nuovi standard FIA 8862-2009 e l'omologazione ottenuta nel 2010, il primo pilota internazionale a credere in questo prodotto è Petter Solberg, già campione del mondo 2003, che lo impiega sulla Citroen C4 WRC gestita direttamente dalla sua squadra. "La prima sagoma sulle misure di Solberg", racconta Matteo Repetto, oggi direttore ricerca e sviluppo di OMP, "venne ricavata partendo da un blocco di polistirolo: le tecnologie non erano ancora quelle di oggi". Nel 2011 l'asso norvegese conclude al terzo posto della classifica iridata, con otto piazzamenti sul podio, e gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo: le preziose indicazioni fornite consentono agli ingegneri OMP di migliorare via via le caratteristiche del sedile.

Nel 2012 inizia l'accordo tra OMP e Volkswagen Motorsport, per la fornitura di abbigliamento gara ed equipaggiamenti di sicurezza. Dopo una stagione di apprendistato con la Skoda Fabia S2000, e diciotto mesi di test privati, nel 2013 la casa tedesca porta al debutto agonistico la Polo R WRC, con cui dà vita ad un incredibile dominio: insieme a Sébastien Ogier, Volkswagen è regina del Mondiale Rally per quattro edizioni consecutive, e grazie anche ai compagni Jari-Matti Latvala e Andreas Mikkelsen arrivano 43 vittorie su 52 partecipazioni, con i sedili HTE ONE a dare sempre il proprio contributo.

Volkswagen, da imbattuta, si ritira dal WRC a fine 2016, ma il marchio OMP resta presente sulla scena attraverso la collaborazione con Toyota, al rientro nel 2017. "In realtà il rapporto era cominciato già con due o tre anni di anticipo sul debutto in gara, durante i quali Toyota ha organizzato un intenso programma di test, anche sulle stesse prove speciali presenti in calendario. Questo ci ha permesso di avere da subito un sedile con le specifiche ideali", spiega Matteo. Ma nel motorsport, si sa, il progresso non si ferma mai: l'esperienza accumulata con Toyota ha portato nel 2019 al lancio della versione evoluta HTE One Lite, più leggera e con variazioni sulle geometrie per adattarsi alla corporatura di maggiore altezza dei piloti ufficiali Ott Tanak ed Elfyn Evans.

"Ho usato per tanti anni i prodotti OMP e ne sono sempre stato soddisfatto. Il sedile è un componente fondamentale per noi piloti: abbiamo bisogno che sia comfortevole e di sentire un buon contenimento. È inoltre importante lavorare con persone reattive e che ascoltano ciò di cui abbiamo bisogno. È ciò che avverto con OMP, anche quando abbiamo avuto qualche problema, ma è normale perché non tutto può essere perfetto: sappiamo di essere molto esigenti, di volere sempre il meglio, per cui è importante una collaborazione di questo tipo. Grazie OMP per il supporto, speriamo di proseguire il bel lavoro insieme", ci ha raccontato Ogier, che con l’HTE One ha vinto in tutto sei titoli, gli ultimi due al volante della Toyota.

Dal 2021, intanto, OMP ha stretto un'altra partnership prestigiosa con Hyundai Motorsport: si comincia con il racewear, ma dal 2022 l'accordo si estende agli equipaggiamenti di sicurezza per le nuove i20 N WRC Rally1. È diventato così abituale assistere a podi monopolizzati da OMP: nell'ultima stagione, è accaduto infatti in ben 11 dei 13 appuntamenti in calendario. Per il 2023 l'obiettivo è proseguire su questa strada, anche nella categoria di supporto WRC2. Skoda Motorsport, altro partner di riferimento, monta infatti il sedile HTE ONE sulla nuovissima Fabia RS Rally2.

In tutte le sue versioni, la famiglia HTE ONE ha dimostrato ovunque la propria competitività, scelta da numerosi costruttori, team e piloti in contesti quali il rallycross e le gare in circuito, nelle categorie GT e Turismo. Sempre Petter Solberg ha scritto i libri dei record, assicurandosi l'edizione 2014 della serie WRX e diventando il primo campione del mondo di sempre in due differenti discipline automobilistiche. Da allora, il sedile HTE ONE ha contribuito a un totale di 7 titoli del Mondiale Rallycross, grazie anche a Johann Kristoffersson.