Pronto quando conta con OMP: Pedro Couceiro, pilota della safety-car FIA WEC

Per i piloti di safety-car, garantire la sicurezza in pista è una missione. Per portarla a compimento ad ogni weekend di gara, gli elementi fondamentali sono la preparazione e la freddezza nei momenti decisivi. Ce lo racconta Pedro Couceiro, pilota safety-car del FIA World Endurance Championship, della European Le Mans Series e di altri eventi prestigiosi come il Gran Premio di Macao. Portoghese, classe 1970, Pedro ricopre questo incarico dopo una carriera ad alto livello fra karting, Formula 3, Formula 3000 e competizioni Gran Turismo. Grazie alle partnership siglate da OMP con la FIA e L'Automobile Club de L'Ouest, organizzatore di WEC e ELMS, Couceiro da questa stagione utilizza il nostro racewear in tutti gli appuntamenti della sua stagione.

“Sono con il WEC da nove stagioni, e sono stato entusiasta quando ho saputo che avremmo utilizzato l’abbigliamento ignifugo di OMP. Si tratta di un marchio di grande tradizione, molto rispettato nell’ambiente delle corse per la sua professionalità. Dà sempre grande fiducia essere consapevoli di poter contare sul supporto di OMP in ogni momento”, sottolinea Pedro.

 lavoro di pilota della safety-car, però, non si limita soltanto a compiere qualche giro di pista: innanzitutto, c’è una preparazione accurata alla vigilia. “Per la massima efficienza serve curare ogni dettaglio. Il giovedì mattina si arriva in pista, per definire con tutto il team la procedura di intervento. È un compito impegnativo, ma è abbastanza simile ad ogni round. A seconda del circuito si apportano poi degli affinamenti, ad esempio per stabilire le migliori postazioni dei commissari lungo il percorso”, spiega Couceiro.

Tutto questo però non sarebbe sufficiente, senza il sangue freddo richiesto quando arriva la chiamata del race control. “Il pilota di safety-car deve essere sempre preciso e affidabile, senza mai andare in difficoltà sotto pressione. Quando è il momento di entrare in pista, significa che esiste una situazione di pericolo o possibile pericolo. Commettere un errore può creare ulteriori variabili da gestire per i colleghi in direzione gara, sarebbe un problema”.

"In ogni aspetto del motorsport , è l'attenzione alle piccole cose che fa la differenza, così come la motivazione a progredire continuamente", insiste ancora Pedro.Questa è anche la filosofia di OMP nel fornire racewear ai vertici del settore, capace di offrire protezione ed elevati livelli di comfort e prestazione. Non solo per chi compete, ma anche per chi vigila sulla loro sicurezza.

"Nelle corse endurance dobbiamo tenerci pronti all'interno della safety-car per diverse ore, magari anche dieci, e partire immediatamente quando arriva il segnale", spiega Pedro. Questo è un aspetto del suo lavoro che forse è poco noto al grande pubblico. Una tuta comoda, ad esempio grazie ad una traspirabilità eccellente, contribuisce a ridurre lo stress fisico, e quindi a mantenere la concentrazione, durante l’intero arco della gara.

Una continua ricerca e sviluppo, per ridurre il peso delle tute e degli altri elementi del kit del pilota, è tra i fattori chiave per il comfort del racewear. “Questo è stato il cambiamento più significativo degli ultimi trent’anni. Se ripenso alle tute che usavo agli inizi della mia carriera, tra kart, Formula Ford e Formula 3, e poi a quelle di oggi, la differenza è enorme. Il tutto con standard di sicurezza pari o superiori ad allora. Lo stesso vale per i guanti”, continua Pedro. Il tema per lui è molto sentito, avendo vissuto nelle proprie una delle più grandi paure di chi corre: il fuoco. “Nel 2009, durante le qualifiche di una gara GT a Barcellona, dal retrotreno della mia macchina si sprigionò un incendio e sono rimasto per 15 secondi dentro all’abitacolo avvolto dalle fiamme. Nessuno mi aprì la portiera, ho avuto bisogno di 5-6 secondi per uscire. Quei pochi secondi sono sembrati un'eternità”.

Oggi più che mai, i prodotti racewear sono studiati per combinare sicurezza, comfort e prestazioni, ma anche stile, ovviamente. Le tute OMP sono sempre fantastiche, e l'aspetto estetico contribuisce a rafforzare l'immagine del WEC e dell'ELMS. Trattandosi di due campionati di punta, lo scambio di prestigio è reciproco”, conclude Pedro.

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